Simbolo e sigla

Nel 1961, in piena guerra fredda, lo zoo di Mosca inviò in segno di distensione allo zoo di Londra un esemplare di panda, la famosa Chi-Chi. Il WWF, ispirato dalla notizia e dalla simpatia che l’animale aveva suscitato, decise di utilizzarlo come simbolo dell’organizzazione internazionale. I primi bozzetti furono disegnati dal famoso artista e ambientalista inglese, Gerald Watterson. Ispirandosi a questi il naturalista e cofondatore del WWF Peter Scott creò il primo logo dichiarando: “Volevamo un animale bello, minacciato e amato dalla gente di tutto il mondo. Ma anche un animale che riuscisse bene in bianco e nero per economizzare i costi di stampa”. Da allora, il simbolo bianco-nero del WWF ha conquistato il mondo, assurgendo ad emblema delle specie in via d’estinzione.

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La sigla WWF deriva dal nome originario World Wildlife Fund, cioè Fondo Mondiale per la “natura selvaggia” (il termine inglese “wildlife”, significa letteralmente “insieme di piante e animali selvatici”). ma nel corso degli anni, con l’espandersi delle attività del WWF a tutte le problematiche ambientali il termine “wildlife” risultava limitativo. Si decise allora, nel 1986, di cambiare il nome in “World Wide Fund for Nature”, “Fondo Mondiale per la Natura”.